La Costituzione ed i principi fondamentali

Perché è così importante che uno Stato abbia una Costituzione? 

Perché è indispensabile come l’aria per la vita dei cittadini, infatti contiene due principi fondamentali senza dei quali la loro esistenza sarebbe nel caos, senza regole e senza certezze.
In primo luogo infatti fissa un limite al potere di chi comanda, così non può più succedere che uno si metta a fare il prepotente senza rispettare i diritti del popolo come era successo durante la dittatura. 

Ricordate che dove non c’è Costituzione il rischio è che un prepotente decida per tutti! In secondo luogo garantisce uguali diritti a tutti i cittadini, così sappiamo che indipendentemente dalla famiglia in cui nasciamo, dal colore della nostra pelle o dalla quantità di denaro che abbiamo, per la Costituzione noi siamo tutti uguali. 

 

Insomma la Costituzione è importante, avete mai sentito dire quel bambino ha una sana costituzione? 

Significa che ha un corpo forte e sano, che è in salute, la stessa cosa vale per gli Stati, se rispettano e seguono le loro leggi fondamentali sono in salute, c’è progresso, giustizia, solidarietà, altrimenti si ammalano, come i corpi, e la malattia di un popolo che non rispetta la propria Costituzione può essere grave, mortale addirittura se porta alla fine della democrazia cioé alla dittatura. 

 

La volete sapere la storia che ha portato alla nascita della Costituzione? 

Ebbene...Tanto tempo fa il nostro paese, era una Monarchia.
Precisamente l’Italia è stata una Monarchia dal 1861, cioè dalla sua nascita, al 1946. 

 

Sapete cosa vuol dire monarchia? 

Che a governare era un solo monarca, cioé un re. 

Al tempo in cui vogliamo iniziare il nostro racconto della Costituzione, c’era in Italia un re, si chiamava Vittorio Emanuele II , c’era anche allora una Costituzione, si chiamava Statuto Albertino perchè quelle regole erano state decise da un re, Carlo Alberto e le aveva volute chiamare con il suo nome. 

Capite anche voi che le regole fatte da un re forse erano un po’ di parte!
A capo del governo, c’era Benito Mussolini, che aveva preso il potere con metodi violenti e trasformato l’Italia in una Dittatura. 

 

Questa è una terribile parola perchè significa mancanza di libertà e di diritti. E’ il contrario di Democrazia.
Se la parola democrazia ci dice che a governare é il popolo, la parola dittatura ci dice che chi comanda è uno solo, un dittatore, che i diritti del popolo ne calpesta. 

 

Come se la dittatura non bastasse Mussolini scelse di partecipare ad una terribile guerra, la seconda guerra mondiale a fianco della Germania di Hitler, che, come Mussolini era un dittatore.
La Guerra fù lunga e terribile, dopo tanti anni, grazie anche alla Resistenza dei Partigiani, in Italia tornò la pace, il paese fù liberato, ecco perchè ancora oggi il 25 aprile festeggiamo tutti, grandi e piccini, stando a casa da scuola e dal lavoro, perchè in quel giorno la guerra finì, ed è una cosa che merita ricordo e festeggiamento. 

 

Da quel momento tutti sentirono che le cose dovevano cambiare, e che ci voleva più giustizia per tutti. 

La dittatura era stata lunga, Benito Mussolini aveva avuto ben 20 anni di potere quasi assoluto, venti anni sono tanti, venti anni di violenze, mancanza di libertà, paura.
In tutto questo tempo era come se lo Stato italiano fosse stato distrutto, stravolto, svuotato. 

Bisognava ricominciare da zero.
Bisognava innanzitutto darsi una nuova forma di stato e di governo, 

Ecco allora una idea geniale: fare un referendum. 

 

Ma che cosa e’ un referendum? 

È una votazione diretta del popolo che si fa sulle questioni di interesse comune. 

Questo fatto fu molto importante perchè, dopo tanti anni in cui un dittatore aveva deciso per tutti, senza ascoltare il parere degli altri, per la prima volta gli Italiani poterono esprimere in prima persona la loro scelta, il loro desiderio di partecipare attivamente alla vita del paese. 

Uomini e donne andarono a votare per decidere se in Italia doveva esserci una monarchia o una repubblica.
Non fù una scelta facile, infatti tra le due opzioni ci fù un vero testa a testa, quasi una vittoria al fotofinish! 

Con la loro votazione gli Italiani decisero che volevano che il loro paese diventasse una Repubblica, non volevano piuù un re per diritto di nascita, ma un presidente che rappresentasse e difendesse il popolo e lo stato. 

Il giorno in cui gli Italiani scelsero la Repubblica è il giorno in cui essa è nata, il suo compleanno insomma.


Anche questo giorno è una festa importante, tanto importante da stare a casa da scuola e lavoro, è il 2 giugno, non scordatelo perciò il prossimo due giugno, quando starete a letto fino a tardi a godervi quel meritato giorno di riposo, ricordate che voi state a casa per commemorare l’avvento della Repubblica nel nostro paese. 

 

Una volta fatta questa scelta era però importante e necessario dare al paese nuove regole e nuovi principi, cioè una nuova Costituzione. 

Alcuni uomini, con idee diverse ma uniti dal desiderio di dare all’Italia delle regole giuste, i cui nomi erano stati scelti dal popolo in rispetto del principio di Democrazia, si sono uniti, hanno passato mesi e mesi insieme, discutendo, collaborando, facendo anche dei compromessi, per scrivere quelle leggi che oggi noi dobbiamo rispettare e che sono scritte nel grande libro della Costituzione. 

 

Grande non per le sue dimensioni, è un libricino in realtà, ma grande per i principi che contiene. 

 

Anche la Costituzione ha il suo compleanno, è nata il primo gennaio 1948, questa data non è una festa, si continua a lavorare e ad andare a scuola, è però una data che forse qualche insegnante di Storia vi chiederà quindi meglio ricordarla, non vi pare? 

Adesso che vi abbiamo raccontato come la Costituzione è nata, ve ne vogliamo raccontare qualche articolo. 

Intanto di articoli, cioè di leggi, nella Costituzione ce ne sono 139, sono tante da sapere e raccontare, noi ci vogliamo soffermare sugli articoli più importanti, chiamati infatti principi fondamentalisono solo 12, e sono così speciali da rappresentare la vera natura, la vera identità, il vero carattere, del nostro paese. 

          I 12 Principi Fondamentali

ARTICOLO 1 

L’Italia e’ una repubblica democratica fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. 

 

Il primo articolo, già a leggerlo, sembra importante, ma da capire non è così semplice. Andiamo passo per passo. 

Per prima cosa ci dice che forma di governo ha il nostro Paese: è una repubblica. Repubblica è una parola strana, tutti la conosciamo, ma sappiamo cosa significa? 

Deriva dal Latino Res-publica e vuole dire “cosa di tutti”.
Invece di cosa di tutti è bello pensare alla Repubblica come alla casa di tutti.
Una casa che ci accoglie, ma che va tenuta pulita, ordinata.
una casa nella quale accogliere altri, che però devono rispettarne le regole.
Una casa nella quale ci si sente protetti e al sicuro.
Nella repubblica non comanda uno solo, non c’è un’unica persona che decide per tutti, ma tante, che scelte da tutti decidono per tutti nell’interesse di tutti.
Sembra uno scioglilingua, ma davvero una Repubblica deve essere così: i politici, cioè le persone scelte dal popolo per governare, lo devono fare a nome di tutti e per il bene di tutti. 

 

Avete capito allora cosa vuol dire repubblica? 

Facciamo un altro passo, l’Italia è una repubblica democratica. 

Questa parola sicuramente la conoscete, avete studiato la Grecia antica e sapete che democrazia è proprio una parola greca, significa: potere del popolo. 

La sovranità, cioè il potere di governare, appartiene al popolo. Attenti non dovete però pensare che sia tutto il popolo a governare, a fare le leggi, pensate che confusione ne nascerebbe! Per semplificare le cose, nelle repubbliche democratiche come la nostra, i cittadini sono chiamati a partecipare attivamente per mezzo del voto, è questo lo strumento che fa sì che tutto il popolo abbia il potere. 

Anche voi da grandi, quando avrete 18 anni, potrete andare a votare, eleggere i vostri rappresentanti, partecipare attivamente alla vita politica.
Anche i vostri genitori eleggono (=votano) le persone che pensano siano più brave a guidare la nostra Italia, per questo una democrazia è il luogo in cui tutti possono fare sentire la propria voce. 

Attenti però, tanti la voce ce l’hanno, ma scelgono di stare zitti! Quindi imparate i vostri diritti! 

 

Infine l’articolo 1 ci dice che la repubblica è fondata sul lavoro. 

Forse questa è la frase più difficile.
Il lavoro nobilita l’uomo, cioè lo rende felice e lo fa sentire utile nella società.
Per noi ragazzi il lavoro è andare a scuola e impegnarci a fare i compiti e studiare. Dire che il nostro stato è fondato sul lavoro significa riconoscere l’importanza di ogni lavoro e di ogni lavoratore, perchè tutti, impegnandosi nel proprio mestiere, facendo il proprio dovere, contribuiscono a far star bene la propria famiglia, la propria città, il proprio paese. 

L’articolo 1 bambini e ragazzi parla anche a voi!
Il vostro dovere è studiare, d’ora in poi dovete ricordare che tutte le volte che svolgete il vostro lavoro state onorando l’articolo 1 della Costituzione.

ARTICOLO 2 

La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. 

 

Nell’articolo 2 ci sono due parole difficili ma molto, molto importante: diritti e inviolabili. 

Un diritto è qualcosa che ci è dovuto, qualcosa che ci protegge e che non ci può essere tolto.
I diritti sono dei bisogni a cui non è possibile rinunciare, essi sono fondamentali, ci consentono di crescere nella pace e nell’armonia e vivere serenamente. 

Vanno difesi, per questo c’è la Costituzione, una specie di supereroe che protegge i diritti inviolabili di tutti gli uomini. 

Inviolabile vuole dire che non si può e non si deve infrangere, non si può calpestare o annullare. La vita è un diritto inviolabile.
A noi piace sottolineare come devono essere inviolabili e garantiti: l’uguaglianza, la libertà, la pace, la giustizia e la dignità. 

Uguaglianza vuole dire parità, vuol dire che se dobbiamo fare una gara partiamo tutti dalla stessa linea di partenza e dobbiamo arrivare allo stesso traguardo. 

Libertà vuole dire essere senza costrizioni, essere liberi di parlare, di scrivere di sognare. Attenzione però non vuole dire fare ciò che ci pare! Ricordate sempre quello che diceva Jean Paul Sartre: La mia libertà finisce dove inizia quella di un altro. 

Dignità vuole dire rispetto, ad ogni persona si deve concedere un trattamento adeguato ad un essere umano.
Giustizia significa dare a ciascuno il suo, quello che merita nel bene o nel male.
Pace è sinonimo di tranquillità, con la pace uno stato non è in guerra. 

 

ARTICOLO 3 

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. 

 

L’articolo tre vedete è perfetto, come il numero tre del resto, ci dice una cosa bella che voi già sapete e cioè che siamo tutti uguali davanti alla legge. 

Ma se tutti lo sanno ed è così naturale perché c’è stato il bisogno di doverlo dichiarare? Perchè hanno dovuto metterlo nero su bianco che non ci devono essere distinzioni o privilegi? 

Che tu sia bianco o nero, uomo o donna, cristiano o musulmano, tu resti sempre un essere umano.
Purtroppo ce n’è stato bisogno di scriverlo chiaro e tondo, perchè troppe ingiustizie ci sono state nel mondo e anche se l’articolo tre è molto chiaro ancora oggi sembra che molti non lo sappiano. 

 

ARTICOLO 4 

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. 

 

Anche questa è una cosa molto importante, l’avevamo già detto che il lavoro nobilita, rende l’uomo contento e soddisfatto.
Ci sono lavori che portano un guadagno e pertanto permettono il mantenimento della propria famiglia, dei propri figli. 

Ma c’è anche chi lavora per gli altri come volontario, mettendosi al servizio di chi ha bisogno.
C’è il lavoro fatto con le mani, che si chiama manuale, ma anche quello fatto con la sola testa, con il proprio cervello. 

Voi siete dei lavoratori di testa, studiate, pensate, imparate, memorizzate.
Ma andare a scuola è anche un lavoro di fatica: vi svegliate presto, scrivete, colorate, dipingete, suonate, correte.
La scuola è il vostro lavoro, Certo perchè anche voi siete dei lavoratori, dei giovani lavoratori. 

 

Come vi sentite quando fate bene il vostro lavoro? 

Oggi il vostro lavoro è la scuola, siete studenti, alcuni volenterosi, altri un po' più sfaticati... Da grandi potrete scegliere che cosa fare, non sarete obbligati, come avete studiato succedeva tanto tempo fa, a fare lo stesso mestiere di vostro papà.
Ognuno di voi vorrà lavorare ed é un vero diritto poterlo fare, questo vuol dire che essere senza lavoro, non riuscire a trovare un lavoro che ci faccia vivere e mantenere è una cosa che non dovrebbe mai accadere. 

Questo vuol dire che lo Stato, la Costituzione deve garantire ai cittadini di poter svolgere un lavoro dignitoso. 

 

ARTICOLO 5 

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali. 

 

Questo articolo sembra un po’ difficile! 

 

Cosa significa autonomie locali? 

Autonomia significa riuscire a fare da solo, avere indipendenza, unita alla parola locale ci deve far venire in mente che alcuni luoghi possono darsi delle regole proprie da seguire, dei regolamenti, delle leggi.
Questi luoghi sono i Comuni, le Province e le Regioni che possono, nel rispetto della Costituzione, creare i propri regolamenti. 

Questo è il principio del decentramento amministrativo, due difficili parole per spiegare che per governare meglio un paese grande come il nostro bisogna dividersi il lavoro, perciò Regioni, Province e Comuni si dividono i compiti.
Le province e i comuni, per esempio, curano gli interessi dei cittadini che in esse risiedono. Voi abitate nel comune di “……………”, in provincia di “……………..” nella regione Sicilia, nello Stato italiano. 

 

 

ARTICOLO 6 

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. 

Rendiamo intanto più semplici e comprensibili queste parole.
Lo Stato italiano protegge quelle lingue che sono parlate, nel nostro paese, da poche persone.
Forse voi non lo sapete ma in Italia ci sono bambini che parlano Francese, Tedesco, Greco e tante lingue a volte difficili da pronunciare. 

Anche se in pochi le parlano è importante difenderle, insegnandole a scuola, mantenendole vive, perchè, se non lo sapete, anche le lingue muoiono, e questo succede quando per tanto tempo nessuno le parla più. 

 

ARTICOLI 7 e 8 

Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge. 

Noi li abbiamo messi insieme perchè parlano entrambi di Religione.
Le religioni per gli uomini sono importanti, danno conforto, speranza, sollievo e aiuto.
Le religioni sono tante, tutte vanno rispettate; per questo la Costituzione garantisce a ciascuno la libertà di praticare la propria e osservare tutte le regole che la loro religione impone. 

 

ARTICOLO 9 

La Repubblica promuove la Cultura. 

 

Questo è così semplice che non andrebbe neppure spiegato, la Costituzione vuole che studiamo, che aumentiamo le nostre conoscenze, che proteggiamo i nostri bellissimi centri storici, le opere d’arte, le invenzioni scientifiche.
Il nostro infatti è un paese pieno di tesori archeologici, artistici e ambientali. Si dice che l’Italia è un “museo a cielo aperto”. 

Proteggiamolo, allora, conosciamolo e rispettiamolo! 

 

ARTICOLO 10 

La Repubblica accoglie gli stranieri privati della libertà nel loro paese. 

 

Sembra bambini che questo articolo non lo conosca nessuno, la parola straniero a volte incute timore, a volte sospetto, a volte addirittura disprezzo.
Eppure la Costituzione parla di accoglienza, spesso bambini e ragazzi sono i più bravi a rispettarla molto più degli adulti. 

Quanti bambini stranieri avete accolto nelle vostre classi facendoli diventare vostri amici? 

Tanti. Insegnate ai grandi l’accoglienza così insegnerete loro il rispetto della Costituzione. 

 

 

Articolo 11 - L’Italia ripudia la guerra. 

 

Ripudia è un termine forte, contiene il senso di fastidio per la parola guerra, per le conseguenze della guerra. 

Ricordate che quando la Costituzione è nata la guerra era da poco finita, gli uomini che hanno scritto questo articolo avevano ancora chiare nella memoria le terribili immagini della guerra. Presero quindi una decisione molto importante: la guerra non avrebbe mai più dovuto essere un modo per risolvere i contrasti o peggio per attaccare la libertà di altri popoli. 

Questo articolo si può anche leggere: l’Italia vuole la pace, si impegna a proteggerla, ritiene che sia il dialogo e non la violenza la risposta per i problemi dei popoli.
Questo articolo è un insegnamento che dovete vivere anche voi ogni giorno nel vostro piccolo, la pace cresce nelle piccole cose, nei piccoli gesti. 

 

 

ARTICOLO 12 

La bandiera della repubblica è il tricolore. 

 

Verde, bianco, rosso. 

Qualcuno sa perché questi sono i colori della nostra bandiera? 

A dir la verità le storie o leggende sono diverse. 

Secondo un’antica poesiola scritta nei “sussidiari” delle scuole elementari di un tempo, nel vessillo dell’Italia ci sarebbe il verde per ricordare i nostri prati, il bianco per le nostre nevi perenni, ed il rosso in omaggio ai soldati che sono morti in tante travagliate guerre. 

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